Ciao #players,
oggi vi parlo sia di come scegliere una palestra, sia degli indizi che vi possono aiutare ad evitare le palestre peggiori.
E’ sotto gli occhi di tutti che negli ultimi anni aprire una palestra sia diventato un business, anche per i non professionisti del settore, e come spesso un abbonamento mensile economico sia collegato a una palestra che si presenta semplicemente come una stanza piena di macchinari e vuota di coach.
Bisogna stare attenti a essere troppo attirati dagli abbonamenti economici e cadere in luoghi che non sono affatto pensati per il nostro movimento e per l’attività fisica, ma sono pensati unicamente come stanzoni da riempire di gente che paga un, seppur basso, abbonamento mensile.
Ancora più importante è quando cerchiamo poi di capire non solo dove portare il nostro movimento, ma anche come scegliere, per esempio, il luogo giusto per i figli (in questo articolo ti parlo delle scelte migliori per i bambini) oppure le palestre da consigliare agli amici (perché in fondo, avrò modo di dirvelo più ampiamente in un articolo prossimo, andare in palestra con un amico è bello e piacevole e ti fa passare meglio la tua ora di allenamento… ma consiglieresti a un tuo amico un luogo dove semplicemente cercano i suoi soldi ogni mese?!).
Passiamo quindi ai consigli.
Il primo è molto facile: appena entri in una palestra guarda subito quanti schermi ci sono e dove sono posizionati. Pochi schermi alla reception oppure alcune macchine con video di ultima generazione (fatte anche per rilassare lo sguardo o la mente) non sono per forza un segno negativo. Tuttavia, quando iniziamo a vedere all’interno di una palestra schermi su ogni muro, davanti quasi ad ogni macchinario o comunque visibili da ogni punto della palestra e messi apposta per essere visti, allora forse stiamo guardando un luogo che è stato arredato per distrarci dal nostro movimento, per non farci pensare quanta poca professionalità stiamo mettendo nell’allenarci. La presenza di troppi schermi è un pessimo segnale e dovrebbe essere fin da subito un campanello d’allarme.
Il secondo consiglio è di guardare fin dalla prima visita quanti istruttori ci sono nella palestra: se vedete una palestra piena di clienti che si allenano da soli, che guardano lo schermo o che son tutti collegati alla cuffietta in solitaria, e non vedete coach che li seguono, li guardano, li spingono e gli danno i necessari consigli per avere movimenti coordinati e bilanciati, allora siamo davanti al secondo indizio che quella palestra non è la palestra giusta.
Il coach, l’istruttore, è fondamentale nella crescita del nostro corpo ed è tanto più importante quanto meno professionalmente poniamo in essere il nostro movimento. In una palestra un numero ideale di istruttori deve essere di 1 ogni 8, massimo 12 clienti, affinché il coach possa seguire personalmente ognuno, lo possa conoscere per nome e possa anche ricordarsi gli sviluppi che ha avuto nei periodi precedenti, per potergli imporre un regime d’allenamento specifico e calibrato. In alcune palestre questo metodo viene semplicemente ricalcato con una cartellina che viene data al cliente il primo giorno e con una stretta di mano iniziale ad un coach che probabilmente non rivedrà più. Uno sguardo iniziale, quindi, su quanti istruttori stanno lavorando e su che attitudine hanno verso i loro clienti è fondamentale.
Ora passiamo ai due elementi che troppo spesso si trascurano: il primo è la pulizia nei bagni. Non dimentichiamoci che i bagni vanno subito visti, alla prima visita, e va attentamente considerata la loro pulizia, saranno loro il metro dell’attenzione all’igiene che troveremo anche in sala e ci daranno anche un indizio di una più o meno assente attenzione al cliente nel prima e nel dopo l’allenamento.
Per ultimo non sottovalutate mai la gentilezza e l’accoglienza che vi saranno riservate all’ingresso della palestra. Un professionista sa che la palestra è anche un luogo di sfogo e che il cliente va accolto con un sorriso.
La nostra ora di libertà giornaliera va iniziata davanti a una persona che siamo felici di rincontrare e che salutiamo a fine allenamento sperando di incontrarla il giorno dopo o comunque alla prossima sessione. Un personale che capisce questo è anche un personale che è stato preparato da qualcuno che si intende di allenamento e porta professionalità all’interno della palestra.
Buon allenamento a tutti!
#StayKiki
Simo Maffioletti