Ciao #players,
spesso, quando ci si approccia al mondo del Fitness e dell’allenamento in generale, talvolta la cosa che ci viene detta è che l’importante è bruciare il maggior numero possibile di grassi per ogni allenamento ed uno dei modi che alcune ricette offrono come inevitabile è quello di allenarsi a digiuno, a stomaco vuoto, senza aver mangiato nulla nelle ore precedenti.
In questo modo, ci viene detto, al corpo viene offerto un esercizio totalmente ‘BRUCIA GRASSI’ in quanto, a stomaco vuoto, sono i grassi quelli che vengono direttamente e subito coinvolti dall’esercizio e quindi ‘BRUCIATI’.
Bene, parliamo pure di questa teoria e diciamo, senza volere fare alcuna polemica, che fondamentalmente è una teoria giusta, è una teoria che non offre false informazioni, sempre qualora venga presa come generica e non testata o pensata sul nostro corpo e sul nostro fisico (E’ quasi ormai inutile ricordare quanto tenga al concetto che ogni allenamento deve essere costruito sullo specifico corpo della persona che si allena e, quindi, come queste scelte, come per esempio quella di cui trattiamo in questo articolo, tra allenamento a digiuno o a pasto fatto, siano delle indicazioni prettamente generiche e con le quali più che altro si può testare il proprio corpo per capire la vera direzione del nostro movimento e del nostro allenamento. A riguardo di questo argomento potrebbe interessarti questo articolo).
Come dicevo, allenarsi a digiuno non fa male ed in effetti nel brevissimo periodo serve a bruciare una quantità maggiore di grassi: al termine dell’ora di allenamento i grassi coinvolti dall’esercizio saranno di sicuro maggiori come numero in percentuale, quindi alla sentenza ‘muoversi a digiuno brucia più grassi ‘tecnicamente non può essere contraddetto…
Tuttavia c’è un grosso “MA”, e questo ‘ma’ è forse quello che differenzia i veri preparatori atletici da coloro che semplicemente vi vogliono vendere una ricetta facile da capire: il corpo a digiuno brucia effettivamente più grassi, come abbiamo detto, MA questo succede semplicemente nell’ora di allenamento. Una volta terminato questo allenamento il corpo, che è una macchina molto complessa e che sa anche autoregolarsi e disciplinarsi indipendentemente dalla nostra volontà, opera affinché i livelli del corpo stesso siano riequilibrati.
Tutto ciò vuole dire una cosa molto semplice: a fine allenamento a digiuno il corpo si ritrova squilibrato e con alcune riserve esaurite.
OMEOSTASI è la parola guida e, il nostro corpo si muove per EQUILIBRARE le riserve ed essere pronto ad un eventuale nuovo sforzo compensando questo squilibrio prevalentemente con gli alimenti che noi assimiliamo.
Con questo è facile capire che, se guardiamo semplicemente l’ora di allenamento, in effetti avremo un consumo di grassi maggiori e potremmo fare a gara con il nostro vicino a quante decine o centinaia ne bruciamo alla settimana, tuttavia nel medio e lungo periodo, e cioè quello che prevede anche le ore prima e dopo l’allenamento, ma anche i giorni, le settimane o addirittura i mesi, bisogna per forza prendere in considerazione non solo i picchi di fatica e i picchi di immobilità, ma anche i momenti intermedi di assimilazione da parte del corpo.
In questo modo vedremo che nel medio-lungo periodo allenarsi a digiuno o a pranzo fatto (naturalmente lasciando passare qualche ora) porta a metriche finali pressoché simili, in quanto il corpo sarà riuscito a riequilibrare le due categorie e grassi e carboidrati saranno sempre più o meno stati bruciati allo stesso modo.
Come ripeto, queste sono indicazioni generiche e servono più che altro a far capire come l’allenamento a digiuno non sia sempre preferibile all’allenamento dopo il pranzo, e neanche viceversa, ma semplicemente vada preferito l’allenamento che ci fa sentire meglio, l’allenamento con cui ci troviamo più a nostro agio, l’allenamento che, anche solo mentalmente, riteniamo più vantaggioso.
La cosa importante dell’allenamento, infine, non è mai il numero esatto di grassi che sono stati bruciati grazie a un numero esatto di Squat o di flessioni, ma come l’allenamento sia all’interno di una serie di movimenti settimanali e mensili che ci portano, se seguiti con costanza, a sentirci meglio con il nostro corpo e a tenerlo tonificato ed elastico.
Quindi allenatevi a digiuno, allenatevi dopo mangiato, allenatevi al mattino o alla sera, non ascoltate, a meno che non siano specificatamente fatti sul vostro corpo da professionisti, ricette generiche che vi assicurano qualche numero in più ma che non fanno altro che, nella peggiore delle ipotesi, sregolare il vostro bioequilibrio.
#StayKiki
Simo Maffioletti
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