L’Italia del Volley femminile scrive una data storica nel suo curriculum: le ragazze della nazionale azzurra allenate dal ct Mazzanti arrivano in finale ai mondiali giapponesi e perdono con la Serbia per 3 a 2, ma la felicità è tanta e la sorpresa per l’accoglienza a Malpensa tornate a casa è grande.
Paola Egonu sente “tristezza e felicità insieme”, sorpresa invece Chirichella: “Abbiamo fatto colpo, l’Italia finalmente si è accorta di noi. Il futuro è nostro ma ce lo dobbiamo ancora costruire”.
Questi sono giorni per la pallavolo femminile italiana da non dimenticare, ma anche giorni che danno modo di riflettere.
E’ sincera tutta questa attenzione? Durerà? L’italia si è accorta di loro, questo è innegabile, ma in che modo? In questo articolo cercherò di rispondere…
IL TIFO E’ FATTO COSI’
Non è un reato ammettere che il tifo arriva quando qualcuno vince, spesso non per una passione più profonda o per rispetto della preparazione degli atleti… tutte stupidaggini!
Il tifo, quello ‘grosso’, arriva con i risultati… non prendiamoci in giro!
Però, una volta ottenuta attenzione, ci sono modi per trattenere qualche tifoso… Oggi ci provo io: ecco perché ti dirò anche tre curiosità che probabilmente non conosci se non sei un appassionato del Volley.
TUTTI NE PARLANO…. E POI?
Tutta questa gioia e tifoseria scompariranno appena la stessa squadra non arriverà più in finale come ha fatto quest’anno.
Perché dobbiamo prenderci in giro? A noi piacciono i vincenti.
Noi tifiamo per chi già sta dimostrando di poter vincere e, ancora di più, scendiamo in piazza se una squadra ha vinto, mai se ha solo giocato bene pur senza medaglie o addirittura è in fase di crisi.
La gente in questi giorni si accalca a parlare del Volley come lo sport veramente da seguire e si sprecano le frasi sul “…finalmente non si parla solo di calcio”, cosa che puntualmente accade ogni volta che una squadra o un atleta azzurro vince qualcosa di importante o significativo al di fuori dello sport nazionale… poi le stesse persone tornano a parlare di calcio…
NON E’ SBAGLIATO
Tifare per la pallavolo femminile non è meglio che tifare per il calcio: non si diventa speciali se si tifa per qualcosa di un po’ più di nicchia. Il tifo vero, quello di passione, va benissimo anche se è per la cosa più banale, anche se è per i mondiali di calcio.
Tifare per chi vince è ugualmente normale e non è da biasimare: non bisogna dire “…sì però voi non tifavate quando non si vinceva!”… E allora? C’è qualcuno a cui piace far festa se qualcun altro ha vinto!
Se qualcuno inizia a tifare e andare agli stadi solo se una squadra sta vincendo non c’è qualcosa di male, anzi, la vittoria è ancora più un incentivo per la squadra… che male c’è ad essere banali nella tifoseria?
IL TIFO DELLE OCCASIONI NON FA MALE A NESSUNO, ANZI…
Tra un mese di queste bravissime atlete e campionesse probabilmente non si parlerà più fino alla prossima medaglia, questo in alcun modo diminuirà la loro qualità e valore, e non per questo il tifo che abbiamo noi in Italia è da biasimare.
Lasciateli festeggiare anche se il loro tifo è finto ed è iniziato una settimana fa: ben vengano, facciamo festa insieme se delle ragazze così brave vincono.
Però non illudiamoci che ci sia vero interesse, non illudiamoci che tra un mese saranno ancora sulla cresta, che siano diventate nostre paladine, perché tutta questa attenzione finirà presto.
COME SFRUTTARE L’ATTENZIONE ODIERNA?
Il tifo è fatto anche di curiosità, di contestazioni e di discussioni da bar, e allora io ne voglio iniziare una con delle curiosità da spendere in conversazione, magari grazie a me qualcuno dei tifosi di passaggio resterà.
CURIOSITA’ CHE NON SAPEVI SUL VOLLEY
- Sapevi che il merito dell’invenzione della pallavolo moderna va riconosciuto a William Morgan, in data 1895? Era un istruttore di educazione fisica presso un college dell’YMCA di Holyoke, nel Massachusetts (Stati Uniti). Il 6 febbraio 1895 Morgan raduna alcuni insegnanti a Springfield, più il sindaco e il comandante dei vigili, per una dimostrazione, chiama il nuovo sport ‘Minonette‘ (da minon, micio, nome di un gioco già praticato dalle nobili francesi nel ‘700).
- Inizialmente il gioco della pallavolo era pensato più come un gioco di abilità e movimento del corpo complesso, in quanto tra gli obiettivi c’era anche quello di non toccare mai i propri compagni di squadra: il corpo doveva quindi coordinarsi guardando la palla e stando sempre attento alla posizione degli altri membri nel campo di gioco.
Sai cos’è il Pipe? È una palla di media altezza, direzionata esattamente al centro del campo sulla linea dei 3 metri. La pipe viene utilizzata allo scopo di confondere il muro avversario, che in condizioni normali tende a prediligere la copertura del primo tempo, venendo quindi a trovarsi in anticipo. E’ il tipico esempio di una strategia complessa che deve prevedere nella sua attuazione la mossa probabile dell’avversario…. è una finta fatta a più corpi…
Se tutte queste cose non ti hanno neanche un pò interessato, nulla di male.
Se invece hai intuito qualcosa di emozionante… bene, forse puoi fermarti un pò di più con le azzurre..
#SimoneMaffioletti