Un recente studio medico dell’Orthopaedic Journal rivela che il 56% di chi si approccia al CrossFit, nel primo anno si infortunia.
Questo infortunio avviene soprattutto in specifiche parti del corpo, come la scapola omerale o la bassa schiena, ma soprattutto avviene nei primi sei mesi di allenamento.
Come prevenire un infortunio? Come riprendere poi l’allenamento?
L’INFORTUNIO NELLO SPORT
L’infortunio nello sport potrei dire che sia inevitabile: più si pratica un allenamento quotidiano più, prima o poi, si affronterà anche un infortunio. Tuttavia ci sono modi per prevenirlo e modi anche per riprendere in sicurezza l’allenamento una volta che sia avvenuto.
Nel mio video e in questo articolo ti do due consigli fondamentali per prevenire e per riprendere qualora fosse già avvenuto.
PREVENIRE UN INFORTUNIO
Non mi stancherò mai di dire l’importanza che la figura del coach ha all’interno dell’allenamento (come dico in questo articolo). Una delle sue funzioni principali viene svolta anche nel dover prevenire, insieme a chi si sta allenando, la possibilità di un infortunio.
Il consiglio vero che io ti posso dare per poter prevenire un infortunio è di curare la tecnica nell’allenamento: gli esercizi devono essere portati con precisione e disciplina a termine, senza sforzare inutilmente e non cercando di andare oltre le proprie possibilità.
Al fine di fare questo un occhio esterno è fondamentale, ed insieme a questo occhio esterno, che naturalmente è il coach, si può programmare una crescita nel tempo delle prestazioni in modo che il corpo non sia mai soggetto a pressioni fuori misura e segua un incremento che, con i giusti esercizi, difficilmente può provocare da solo degli infortuni.
Proprio per questo motivo il CrossFit è particolarmente soggetto all’infortunio, ma non in quanto disciplina pericolosa (non smetterò mai di dire che il CrossFit fa bene ed è una “figata”), ma in quanto pone in essere un circuito di esercizi che vengono praticati ad alta intensità e che coinvolgono gli snodi principali del corpo: quindi ogni giorno movimentano l’intero apparato corporeo e stimolano i tessuti nella loro totalità.
Davanti ad un raggio così ampio di effetti su tutto il corpo, qualora questi esercizi venissero fatti senza una tecnica, l’operare sugli snodi del corpo principali può portare facilmente all’infortunio in quanto all’interno di uno snodo ogni piccolo movimento, ma soprattutto ogni piccolo errore, viene risentito da una parte del corpo intera.
Avere un coach che segue i tuoi movimenti e programma le tue progressioni è in questo senso fondamentale e mi sento di dire che sia il vero consiglio da dare per evitare infortuni.
RIPARTIRE AD ALLENARSI
Se è accaduto un infortunio il mio consiglio è semplice e chiaro: il corpo può essere riportato alle performance precedenti all’infortunio nel doppio del tempo della guarigione.
Se, per esempio, si è stati fermi una settimana le performance precedenti all’infortunio dovranno tornare più o meno dopo due settimane; la stessa cosa valga per un mese, etc. Questa è una regola che come fisioterapista non solo ho dovuto imparare ma ho constatato nella realtà di tutti i giorni, allenando gli atleti più diversi, dai professionisti ai dilettanti.
Questa semplice regola prevede quindi di tornare ad una performatività come la si era lasciata nel doppio del tempo che si è stati fermi. Tuttavia per fare questo ci vuole una programmazione e una progressione che non devono più, per quel determinato periodo, essere influenzate dalle sensazioni personali e da spinte date dall’euforia.
Quando si riparte dopo un infortunio, fondamentale è il programmare a tavolino la crescita, ponendo come obiettivo dei propri esercizi il ritorno alla situazione normale entro il termine fissato: prima di quel termine sforzare il corpo è inutile e pericoloso e può portare a ulteriori infortuni.
Avrete capito che anche per far questo la figura del coach è fondamentale!
Simone Maffioletti