Quando siete malati un allenamento peggiora la situazione?
Correre o riscaldare comunque i muscoli mentre si aspetta che passi l’influenza, è una buona abitudine?
Questa domanda mi è stata molto spesso posta, sia come Coach che come atleta professionista: “va bene l’allenamento quando si è malati?”
Naturalmente la prima risposta è quella più ovvia: “CHE MALATTIA HAI?” Che sintomi hai? Cosa ti ha detto il dottore?
Infatti questa domanda deve essere fatta in primo luogo al proprio medico di fiducia. Tuttavia, di solito, quando viene fatta al coach, significa che si sta affrontando la già ben conosciuta influenza passeggera, o comunque un disagio che magari ci mette addosso un pò di febbre che è destinata a calare a breve. In tutti questi casi e simili saltiamo la visita dal medico per affrontare il disagio a modo nostro, tanto passa.
Detto ciò, le descrizioni che di solito mi vengono date vanno per zone corporee:
L’influenza annuale:
Se hai una grave influenza o sintomi simili a quelli del raffreddore, con dolori ovunque e hai difficoltà a muoverti e a fare qualsiasi cosa, la cosa migliore da fare è riposare! Quando ti sentirai meglio riprenderai (tranquillamente), senza pretendere immediatamente i risultati dell’ultima volta che ti sei allenato. Se hai la febbre, assicurati che la temperatura corporea ritorni normale prima di allenarti di nuovo, e attendi soprattutto la conferma che non sia solo un abbassamento momentaneo, altrimenti potresti subire un rialzamento ulteriore della stessa. Quindi, dopo che la febbre è passata, non andare ad allenarti la sera stessa, aspetta i tipici due o tre giorni per far sì che il corpo si riprenda. Durante questa pausa, naturalmente, esercizi a terra di rilassamento e allungamento muscolare, se proprio volete tornare a muovervi subito, non dovrebbero farvi male.
Dolore di stomaco:
Se hai dolore di stomaco gli snodi corporei sono particolarmente interessati da ogni allenamento, compreso lo snodo del bacino. Anche se te la senti, stai attento: la stimolazione proprio di questa zona corporea, già affetta da dolore, può provocare ulteriori conseguenze…. naturalmente sto parlando di un aumento del dolore, ma non sottovalutate che potrebbero anche farvi…. ‘interrompere l’allenamento’ per urgenze imbarazzanti….
Dolore di testa:
Molti esperti dicono tranquillamente che se i sintomi sono al di sopra del collo, allora allenati pure, seppur a intensità moderata. Quindi una corsetta e un pò di CrossFit, senza alta intensità, sono fattibili. Questa presa di posizione, tuttavia, dovrebbe essere molto presa con le pinze.
Mi sento di consigliarvi, quindi, che se vi conoscete abbastanza per sapere che quel preciso tipo di malessere alla testa non peggiora con il movimento del corpo (e in verità: chi si conosce abbastanza?!), allora ok, allenatevi moderatamente; ma se appena avete un dubbio a riguardo, per esempio pensando che potreste peggiorare per motivi di equilibrio nel muovere il corpo, allora stare un pò fermi dall’allenamento non può che farvi bene.
Le particolari occasioni dove il medico ti dice “….se te la senti“
Ci sono poi una serie infinita di casi in cui non riusciamo bene a capire cosa ci sta succedendo e da cosa è provocato un certo dolore e, quindi, si va dal medico. Alla fine della visita, constatato che non è nulla di grave, la domanda che chi fa sport pone sempre è “quando e come ritornare a fare allenamento”. Il medico, non essendo un coach di professione e non avendo di solito gli strumenti per determinare il tipo di movimenti che verranno fatti, se non ha di fronte nulla di grave risponderà con un generico “…se te la senti”.
In questi casi si ha paura di ritornare all’interno dei dolori che si sono appena passati, tuttavia si ha anche paura di interrompere per troppo tempo l’allenamento.
In tutti questi casi, per me, la risposta è abbastanza semplice: non prendetevi troppo sul serio! non siete in gara per le olimpiadi e non avete neanche una tabella di marcia e di allenamento che non può essere messa leggermente in pausa oppure, più semplicemente, testata.
Questo vuol dire ritornare ad allenarsi in modo graduale (per quanto riguarda gli infortuni, leggi questo articolo che ti spiega anche il metodo del ‘doppio tempo‘ per il ritorno alle prestazioni antecedenti all’infortunio).
Il CrossFit, come disciplina, offre una tecnica che si adatta molto bene ad un possibile rientro, potendo fare serie di esercizi che già si praticano o con un intensità minore o con un numero minore di ripetizioni, oppure semplicemente scomponendo lo stesso esercizio in più movimenti fatti separatamente, in modo da dare al corpo un rientro adeguato che riesca a farti testare personalmente quanto per ora puoi spingere.
La risposta del medico prende qui forma in quanto, iniziando proprio da esercizi a bassa intensità o da esercizi basilari, capirai veramente se “te la senti” o meno e fin dove portare il tuo corpo di volta in volta.
IL TUO COMEBACK
Assicurati di non essere contagioso prima di tornare in palestra. Di solito si aspettano le 24-48 ore sotto antibiotico per assicurarsi di non influenzare gli altri. Fai sapere agli altri cosa hai appena avuto, in modo che non ti abbraccino per esempio, e comunque fai quello che puoi per evitare ogni trasmissione. Assicurati di lavarti le mani il più possibile, usa il disinfettante per le mani più del solito e pulisci bene tutte le attrezzature che usi.
Potrebbero essere necessari alcuni giorni, anche settimane prima di sentirti di nuovo al 100%. Regola non solo la tua intensità durante questo periodo, se vedi un miglioramento costante prova a proporti una tabella di rientro con aumento costante delle prestazioni fino al ritorno allo stato precedente il malanno, tuttavia stai attento a non sforzare: seppur in presenza di una tabella di rientro, sappila adeguare anche alle risposte del tuo corpo.
A prescindere, attento a non voler raggiungere subito il tuo standard abituale, ti faresti solo del male.
Simone Maffioletti