Eccoci arrivati al quarto esercizio, che coinvolge respirazione e diaframma, forse il primo esercizio tratto da TEMPO AL TEMPIO che ti saresti aspettato in un libro che ti promette di cambiarti anche a livello fisico.
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Questo esercizio è importantissimo: è tanto importante quanto sottovalutato nella vita di tutti i giorni, eppure tutte le culture ne parlano, tutte le discipline e tutte le tecniche hanno riservato ad esso manuali in ogni epoca, mentre noi tendiamo a non ricordare più, tendiamo a dimenticare e a non ascoltare.
Il respiro è vita e dovremmo porre un po’ più di attenzione a come respira il nostro corpo.
Mentre stai leggendo questo testo ripensa al tuo respiro di ogni giorno: sono quasi sicuro che lo troverai a metà, spezzato, veloce, un respiro che si adegua troppo facilmente al momento di tensione, eppure troppo poco facilmente al momento di rilassatezza; un respiro che coinvolge perlopiù solo le narici e che non vede il petto e il diaframma come protagonisti.
Quando si pensa a come respiriamo durante il giorno, la maggior parte delle persone risponde che respira con il naso. Invece, dopo questo esercizio l’organo che ti viene in mente sono i polmoni.
I polmoni respirano, i polmoni si ampliano e si restringono all’interno della nostra cassa toracica, i polmoni si riempiono d’aria e di ossigeno per liberare l’anidride carbonica. Il nostro respiro è la cosa che anche le nostre orecchie riescono a sentire: al nostro interno smuove completamente tutte le articolazioni e se ben gestito può portare il corpo a livelli inaspettati.
RESPIRA CON IL DIAFRAMMA
L’esercizio è molto semplice: prepara un tappetino e stendilo per terra; sdraiatici sopra e in seguito respira per almeno 30 volte compiendo dei respiri profondi, inalando dalle narici il più possibile e aprendo il più possibile il petto e la postura in generale, per poi rilasciare tutto usando la bocca e sgonfiando letteralmente il petto. Fallo per 30 volte. Perché il tuo corpo si adegui lentamente e progressivamente, ti consiglio di operare con sequenze da massimo 6 o 8 respiri ciascuna, intervallandole con qualche respiro di pausa.
Ti potrà sembrare paradossale ma anche questo è uscire da uno schema: il tuo solito mezzo respiro, quello che dà un ritmo poco salutare al tuo corpo ogni giorno, seppur maggiormente involontario, è anch’esso uno schema che tu decidi di seguire.
Tramite questo esercizio ti propongo un altro modo di respirare: è chiaro che non dovrai portarti questo modo di respirare ovunque, però potrai essere consapevole che esiste, potrai pian piano immetterlo all’interno della tua giornata. Ricordati che non è secondaria come abitudine, in quanto i tessuti maggiormente ossigenati e con meno anidride carbonica sono più elastici, sono più pronti e con questo semplice esercizio hai la consapevolezza di poter modificare i tuoi tessuti corporei con un semplice movimento consapevole del petto.
Quindi stenditi, prenditi il tuo tempo e fai 30 respiri profondi.
Simone Maffioletti