Ecco il nono esercizio tratto dal mio libro TEMPO AL TEMPIO: parcheggia la macchina a 600 metri da casa, una camminata può essere un inizio importante per il cambiamento
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Non importa che tu viva in città, nel centro storico o in aperta campagna. Dopo una giornata di lavoro, o semplicemente dopo una giornata durante la quale si ha avuto poco tempo per se stessi, quando stai tornando a casa fermati prima di arrivare davanti al tuo cancello, oppure sorpassalo e vai oltre di 600 m. 600 m sono una discreta camminata, sono il minimo (veramente il minimo) per iniziare ogni giorno a sentire un po’ il proprio corpo, i propri equilibri, e sono anche il minimo temporale per riuscire un po’ a risentire i propri pensieri.
Con questo esercizio ti spingo a conoscere il tuo corpo in momenti che non ti aspetti, a regalarti qualche momento solo per te, e rendere la routine quotidiana più varia.
La macchina o la moto, o se vuoi anche il pullman scendendo a qualche fermata prima, fino alla metropolitana, insomma, qualunque sia il mezzo di trasporto che hai utilizzato per tornare a casa, lascialo a 600 metri di distanza. La passeggiata potrebbe anche portarti qualcosa di molto inaspettato, come una zona parcheggi dove finalmente sia facile trovare posto, oppure visitare una parte del quartiere che per la fretta giornaliera non avevi mai considerato.
600 METRI SONO UNA GIUSTA DISTANZA
Questi 600 metri falli a piedi con una camminata non veloce, media direi, non avere fretta di arrivare.
Durante la camminata riattiva i piedi, le gambe, il core e le spalle, ascolta tutte queste parti del tuo corpo che si muovono in armonia e, per fare questo lascia i tuoi pensieri più pressanti fuori di te.
Non rimanere concentrato continuamente su un problema della giornata potrebbe fare sfuggire il problema. Sai anche tu che quei 600 metri di pura concentrazione e svuotamento dai problemi migliorano la tua capacità d’analisi, rimettendoti su un binario dal quale stavi uscendo.
Mentre cammini lascia che i pensieri fluiscano. Non contrastarli. Non trattenerli. Se vogliono entrare falli entrare, ma allo stesso modo falli anche uscire dalla tua testa. Vedrai che dietro ai tuoi problemi giornalieri si è creata una fila di pensieri che volevano semplicemente passare e ai quali adesso stai aprendo la porta. Nel contempo mantieni la concentrazione sul tuo corpo e lascia che siano i pensieri a fluire.
Quindi: lascia il mezzo con cui sei tornato a casa a 600 metri e percorri il tragitto rimanente a piedi.
Simone Maffioletti