È superfluo dirti quanto questo esercizio segua a quello precedente, ma non è superfluo ricordarti quanto le due cose, e cioè le due liste che avrai davanti agli occhi finito il secondo esercizio, non siano per nulla opposte, non siano per nulla in confronto o in conflitto e non sia per forza da sceglierne una piuttosto che l’altra.
LEGGI L’ESERCIZIO PRECEDENTE
LEGGI GLI ESERCIZI SUL MOVIMENTO
LEGGI GLI ESERCIZI SULL’ALIMENTAZIONE
In questa seconda lista ti faccio fare un secondo elenco di cose, sempre 3, stavolta però di cose che vuoi fare nella tua giornata.
Come in precedenza, se non troverai tre cose durante il tuo giorno, pensa oltre, pensa alla settimana, al mese, pensa anche all’anno se vuoi, basta che siano tre cose che vuoi fare, e che quindi non sono dovute a un bisogno, non sono dovute a una necessità o a un obbligo, non sono neanche dovute a una tua certezza, sono semplicemente cose che vuoi fare in libertà.
LA TUA LISTA DEI VOGLIO
Come è successo per la lista dei doveri, semplicemente guarda questa lista. Fissala, inizia anche in questa a scrutare te stesso e in tal caso a considerare anche i tuoi piaceri e le tue ambizioni, a vedere quanto questo elenco dipende veramente da te o quanto invece dipende da quello che sei convinto di volere o che ti hanno convinto che dovresti volere.
Questa lista non è migliore della precedente: non lo è per forza solo perché al posto del verbo ‘devo’ c’è il verbo ‘voglio’. Le cose che devi fare possono benissimo avere ragioni molto più importanti e personali rispetto alle cose che vuoi fare, che poi alle volte in verità non ti danno alcuna soddisfazione, ma semplicemente sei abituato a volere.
Per esempio, ti sei mai chiesto quanti dei tuoi desideri non solo siano simili ai desideri di chi ti sta intorno, ma proprio perché li hai sempre avuto intorno sono diventati anche i tuoi?
UNA DOMANDA IMPORTANTE
Credo sia una domanda importante: fa capire l’importanza di unire un desiderio personale alla propria persona, alle proprie tendenze, ai propri sogni e, spesso, istinti come la vergogna o l’imbarazzo ci frenano in questo cammino.
Qui l’esperimento è ancora più facile: se guardando questa lista che finalmente hai messo su carta, senza imbarazzo perché nessuno la vedrà mai, hai quella specie di solletico che sale lungo la schiena e arriva alla nuca e che è l’inconfondibile segno del piacere, allora forse le tre cose che hai scritto sono giuste, sono soddisfacenti e sono delle volontà vere e sincere. Invece, se guardando la lista ti vien da pensare che “certo, queste cose le vogliono tutti!” allora forse dovresti chiedere quanto questo “tutti” occupa te stesso.
ORDINA QUI UNA COPIA DI “TEMPO AL TEMPIO”
Simone Maffioletti