La storia dello Sport, purtroppo, è costellata anche di inganni, truffe e imbrogli che sono diventati famosi e che hanno portato (non tutte le volte, come vedremo) alla fine di una carriera, esempi di sportivi che potremmo definire orrendi.
In questa settimana segnata da Halloween leggiamo due articoli che parlano dei 6 inganni peggiori scoperti nella storia dello Sport recente e che, per ogni sportivo che si rispetti, dovrebbero essere paragonabili a storie del terrore!
Come voi sapete se mi seguite, la mia avversione verso il doping è totale e senza licenze, non parlerò qui però dei casi che hanno portato alla notorietà comportamenti legati al doping e alle droghe, anche se credo che quella sia la vera faccia da incubo dello Sport!
Detto questo, pronti per l’elenco, segnateveli perché sono storie da raccontare:
SERGIO MOTSOENENG, GUARDATE L’OROLOGIO
Durante la 90° edizione della Comrades Marathon Africa, Sergio Motsoeneng arriva al traguardo alla nona posizione. Un sostanzioso premio in denaro era dato ai primi dieci arrivati sui 23.000 iscritti, ma l’arrivo dell’atleta viene subito notato per una certa qual rilassatezza muscolare e fisica e per il fatto che più volte, forse troppe, il corridore ha lasciato la maratona per poi rientrare. In un primo momento si pensa a disturbi intestinali o a semplici tensioni muscolari rientrate, poi si nota l’orologio (anche nella foto)!
Ogni volta che l’atleta rientrava l’orologio era su un polso diverso, prima a destra poi sinistra, poi ancora a destra e poi ancora a sinistra…
Grazie ad accertamenti e a un’ispezione quasi immediata, si scopre che ad aver corso la maratona era stato Sergio insieme a suo fratello gemello Pica: i due si scambiavano di posto ogni pochi chilometri e, mentre uno correva, l’altro lo precedeva in bici per poi farsi trovare allo step successivo fresco e riprendere la corsa al posto del gemello.
Squalificati per 11 anni. Nel 2010 tornano e mettono in scena lo stesso colpo, squalificati di nuovo!
SQUADRA SPAGNOLA DI BASKET PARAOLIMPICA, SIDNEY 2000, UNO DEI MOMENTI PIU’ BASSI DELLO SPORT
A Sydney 2000, alle Olimpiadi, la squadra paraolimpica spagnola di basket arriva in finale contro la Russia e vince, portando in alto la bandiera e sventolandola davanti a tutte le televisioni del mondo.
La squadra che compete a Sydney è caratterizzata da paratleti che dichiarano di avere un handicap mentale riscontrato e documentato. Tuttavia, quando in tutto il mondo e su tutte le testate giornalistiche appaiono le loro foto, dalla Spagna arrivano testimonianze diverse e non connesse che 10 giocatori sui 12 presenti in finale sono in verità atleti professionisti non colpiti da alcun handicap. La truffa viene scoperta è dimostrata. Il mondo assiste a uno dei momenti più bassi dello sport.
CHE FILM SEI QUANDO TI ALLENI? TIPI DA PALESTRA E LORO CORRISPETTIVI CINEMATOGRAFICI. CI SEI ANCHE TU?
Due ulteriori particolari che fanno veramente rabbrividire di questa storia sono che gli unici due giocatori veramente portatori di handicap non sono mai scesi in campo e l’allenatore, durante uno dei Time break della finale, è stato sentito dire di abbassare il ritmo altrimenti sarebbero stati scoperti.
Complimenti davvero!
TONYA HARDING E LE OSSA ROTTE
La storia di Tonya Harding è diventata famosa anche grazie a un film recente di Hollywood, ma la sua slealtà e la sua cattiveria restano da storia del terrore.
Non bisogna mai scordarsi che siamo davanti a una grande atleta che, tecnicamente e con la forza di volontà, dopo un passato brusco e un’infanzia infelice, riesce a vincere i campionati statunitensi del ’91 proponendo agli spettatori movimenti fino all’ora impensabile nel pattinaggio artistico.
Tuttavia nei 3 anni che seguono e durante la preparazione al campionato del ’94, Tonya vede crescere una nuova stella e decide di distruggerla.
Nancy Kerrigan è la nuova speranza del pattinaggio statunitense e Tonya, poco prima della sua esibizione, organizza un pestaggio per stroncarle l’esibizione e la carriera.
Convince il marito e un amico di famiglia a tenderle un agguato proprio nei camerini dello stadio di pattinaggio: alla Kerrigan vengono spaccate le ossa delle gambe, un video tremendo di pochi secondi dopo l’agguato la ritrae mentre urla disperata e incredula dell’accaduto.
Pochi mesi dopo Nancy si è ristabilita e, alle Olimpiadi del ’94, prende l’argento mentre Tonya rimane ancorata all’ottavo posto. Da questo particolare inizia un’indagine che vedrà Tonya colpevole e squalificata a vita dal mondo del pattinaggio.
Prosegue nel prossimo articolo>>>>
#SimoneMaffioletti