Ad oggi, almeno accertati, siamo a 18 casi di decesso provocati dalla sigaretta elettronica, dallo svapo. Questo solo negli Stati Uniti e solo perchè lì, a differenza che in Italia, sono stati allertati in tal senso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Ad aggravare la situazione, il Public Health Service statunitense dichiara una quota di almeno 1080 persone colpite da infiammazioni polmonari da sigaretta elettronica, e il dato sale ogni settimana. I ricoveri riguardano per lo più giovani senza precedenti complicazioni, i sintomi includono febbre, respiro corto, nausea, dolore toracico e tosse >>> lo stato di New York ha reso illegale la vendita delle e-cigarettes, e a questa inizativa si stanno accodando diverse zone e stati negli USA.
CONSEGUENZE MEDICHE DELLE SIGARETTE ELETTRONICHE
La malattia sembra essere una tipologia particolare di polmonite virale o batterica, ma molti esperti non sono d’accordo nel farla ricadere sotto questa definizione (il periodico medico New England Journal of Medicine la definisce “un’epidemia che richiede risposte urgente” e che i medici “dovrebbero scoraggiare i loro pazienti dallo svapare.”).
Le conseguenze più dirette riscontrate nei ricoverati sono gravi lesioni polmonari, “nausea che si complica fino a stati rischiosi per la vita stessa”, ridotta capacità polmonare e problemi con la memoria a breve termine. Chi ha subito i peggiori effetti non ha tuttora la certezza di tornare in salute.
CAPIRE SE SEI A RISCHIO
Non è ancora certo se “svapare” abbia in sé una percentuale di rischio, o se la causa sia un non corretto utilizzo. Alcuni primi studi legano questa incidenza all’uso di miscele fatte in casa, altri sono meno convinti della decantata purezza del fumo elettronico.
MeiLan K. Han, docente di medicina interna specializzata in medicina polmonare e terapia intensiva al Michigan Medicine e direttore del Michigan Airways program, indica la vitamina E acetato, un olio derivato dalla vitamina E e contenuto nei prodotti in commercio, come la causa del tutto.
“Al momento non esiste una forma di svapo sicura” ha continuato Han.
Deborah Buckles, direttrice del Tobacco Treatment Program all’Indiana University Melvin e il Bren Simon Cancer Center, avverte che nei vari paesi, USA compresi “non esistono regolamentazioni sui prodotti o controlli sui rivenditori, quindi non c’è modo di dire se un dispositivo o un liquido provengano da un luogo ‘affidabile.’”
Questo significa che un dispositivo fighissimo, con packaging nuovo e professionale, comprato in corso Como a Milano può benissimo provenire da produttori poco sicuri e poco controllati.
DOVRESTI SMETTERE DI FUMARE SIGARETTE ELETTRONICHE?
Sì.
Non è una domanda difficile in verità, e chiunque se la faccia fa solo finta di non capire.
Lasciamo per un attimo stare tutto questo discorso diagnostico >>> i polmoni sono organi fatti per inalare aria pulita, nulla più.
Anche se domani mattina stessa venisse dimostrato che tutta questa storia dello svapo era sbagliata, e coincidenze incredibili hanno fatto ammalare tutti i pazienti riscontrati, e le equipe mediche si sono palesemente sbagliate……………… la sostanza non cambia: ai tuoi polmoni non fa comunque bene.
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ALLORA MEGLIO LE SIGARETTE NORMALI?!
Assolutamente no!!!!
Che cos’è?! volgiamo prenderci in giro?
Le sigarette normali sono spazzatura, sono “merda” che decidete di respirare a vostro discapito. Le patologie legate al fumo classico sono riconosciute, sono tante e sono terribili.
La differenza qui è che le patologie legate alle sigarette elettroniche stanno uscendo adesso, ma non sono ancora né studiate né tantomeno identificate chiaramente.
Pensare che non facciano male per niente, e vantarsi pure della scelta salutista di svapare, è un’assurdità che va smentita.
CONSIGLIO D’ORO >
Smettete proprio di fumare, e se proprio non ce la fate e continuate con le sigarette elettroniche, comprate solo prodotti sicuri e non mischiate le marche, questo non perché voglia diventare testimonial, ma perché alcuni studi indicano una causa in prodotti non coerenti che, mischiati, attivano reazioni chimiche dannose.
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#SimoneMaffioletti