Nello sport, in particolare nel CrossFit, i dubbi sull’uso del doping sono tanti e ricorrenti, e ogni volta qualcuno chiede le solite cose: “…se voglio gareggiare con i campioni, che si dopano tutti, mi devo dopare anche io!“. Queste sono le tipiche frasi da bar, le tipiche certezze dell’uomo comune, che arriva ad accettare tranquillamente le droghe oltre un certo livello agonistico. IO SONO UN COACH, HO UN SOLO INTERESSE, non mi interessano le vostre teorie, e nel mio lavoro POSSO ANDARE OLTRE I DUBBI ETICI!
Il mio lavoro, il mio obiettivo e tutto il mio impegno vanno verso la tutela del campione e delle sue performance.
Se scelgo di fargli usare del doping vuole dire che affido la sua carriera a una possibile commissione d’indagine, a un giornalista, a un pettegolezzo.
Voglio andare oltre la questione etica (che ho già trattato qui): il mio lavoro è preparare la performance del campione davanti a ogni difficoltà, perché la superi e recuperi. Se scelgo di fargli usare sostanze vietate lo metto nella possibilità concreta di affrontare ostacoli che non potrà superare (squalifiche, per dirne una), e quindi lo boicotto, lo metto in scenari che il coach deve evitare.
Come meglio evitarli se non evitando il doping?
Se evito il doping tutelo il campione nella sua carriera…….. COSA ALTRO DOVREI FARE?
OGNI ALTRA CONSIDERAZIONE E SCUSA CHE SENTIRETE PROVIENE, probabilmente, DA CHI NON HA RESPONSABILITA’ AGONISTICHE…. e allora sì, apriamo un bar e riempiamolo di certezze!
Ti inseressa: “Perchè nel CrossFit il doping è così presente, più che in altri sport?”
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#SimoneMaffioletti