E’ arrivato in Italia. L’epidemia sembra diffondersi velocemente: una larga parte della popolazione è allarmata e il Ministero della Salute ha diffuso un decalogo di consigli da rispettare per rimanere il più possibile in sicurezza. Leggiamo insieme il decalogo e aggiungiamo qualche punto di buon senso: credo che quest’ultima cosa, insieme alla Amuchina, sia fondamentale!

IL DECALOGO DEL MINISTERO
- Fai attenzione all’igiene personale: lavati le mani quando possibile per almeno 20 secondi con sapone o disinfettante.
- Non avere contatti ravvicinati con persone che abbiano infezioni respiratorie acute.
- Non strofinarti con le mani naso, bocca e occhi: il contagio può passare attraverso questi canali facendosi trasportare proprio dalle dita.
- Coprirsi mentre si starnutisce, utilizzare fazzoletti di carta, nel caso tossire all’interno del gomito. Il fazzoletto di carta non va lasciato negli ambienti.
- Non utilizzare antivirali o antibiotici qualora non prescritto dal medico: entrambi sono inutili per questa forma di contagio, l’antibiotico non è infatti predisposto per i virus ma per i batteri.
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di candeggina, cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico, cloroformio.
- La mascherina va usata solamente in situazioni nelle quali si sospetta un possibile contagio.
- Non temere in alcun modo i prodotti ‘made in Cina‘: in alcun modo sono legati alla diffusione del virus che non resiste nel lungo periodo.
- Gli animali da compagnia non sono portatori.
- Per ogni dubbio o sospetto, chiamare il numero verde 1500 senza recarsi al pronto soccorso: il rischio di contagio è ancora maggiore negli ospedali, sia in modo passivo che attivo (qualora siamo noi portatori).
UN SECONDO ‘DECALOGO’ DI BUON SENSO!!!
La prima cosa da dire è che non siamo in un film apocalittico! Non siamo davanti all’estinzione della razza umana e, quindi, non comportiamoci di conseguenza! La diffusione del Coronavirus può spaventare, ma ricordiamoci che a spaventarci sono soprattutto le notizie, le dirette interminabili, le espressioni tragiche degli inviati, le fake news che in questi giorni si rincorrono, l’ignoranza di tutti coloro che commentano non avendone alcun titolo.
Se di film si sta parlando, non è World War Z, ma Quinto Potere, del 1976!
Andiamo con i consigli di buon senso:

- Ricordiamo che il numero di decessi dovuti alla normale influenza è maggiore, sia come numero assoluto che come incisività: l’unica differenza è che ad oggi non conosciamo un vaccino per il Coronavirus, ciò che ci spaventa non è, quindi, la mortalità di questa affezione ma non conoscerla a fondo.
- Il Coronavirus è realmente pericoloso (fino ad oggi) su pazienti che abbiano già una storia clinica avanzata e, come altre patologie, si innesta in un panorama già grave andando ad peggiorarlo.
- Il contagio non è nell’aria!!! Avviene con rapporti ravvicinati e poco protetti, non semplicemente camminando per strada.
- Non confondiamo un aumento della consapevolezza con un’esplosione pandemica: molti casi in breve tempo, come si sta scoprendo, sono dovuti a pazienti che anche precedentemente erano sotto osservazione ma non si era ancora ipotizzato il Coronavirus come causante. Una volta aperta la prima pratica nazionale, il test è diventato quasi di routine, scoprendo una situazione che probabilmente covava già da parecchio tempo ma che non sta esplodendo in poche ore con numeri allarmanti.
- Concentriamoci sui numeri: non lasciamoci influenzare da chi va a fare razzia al mercato, chi decide di sbarrarsi in casa o evitare il made in Cina. Se ci concentriamo sui numeri capiamo che non si può giustificare il clima apocalittico che, soprattutto sui social, stiamo osservando.
- Infine, non diamo colpe e non cerchiamo colpevoli: questo lavoro è degno dei complottisti e degli esperti della comunicazione. Cerchiamo di non essere anche noi parte di questo “mercato delle vacche malate“.



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#SimoneMaffioletti